Ottimo risultato sul Tirreno cosentino del Movimento 5 stelle: primo partito a Verbicaro (con il 34 per cento dei voti alla Camera e il 29,9 al Senato), e ad Amantea (con il 27 per cento al Senato e il 30 alla Camera). Le liste di Grillo sfondano soprattutto tra i giovani e fanno il pieno anche in altri comuni Longobardi al 32%, Santa Maria del Cedro, Scalea, Praia e Acquappesa superano il 26%. In generale, sono a 5 stelle soprattutto i giovani, che portano il Movimento a oltre il 25 per cento in diverse città. A Paola, dove è secondo partito al Senato con il 24 per cento e primo alla Camera con il 27 per cento, a San Lucido (primo partito alla Camera), al 29 per cento a San Nicola Arcella (primo partito alla Camera) e addirittura ad oltre il 32 per cento a Longobardi. E con il 25,49 per cento e oltre 81 mila voti, il Movimento è primo anche in tutta la provincia di Cosenza, mentre in Calabria sono stati eletti quattro deputati e due senatori a 5 stelle:
Dalila Nesci, Sebastiano Brabanti, Federica Dieni, Paolo Parentela; Francesco Molinari e Nicola Morra. Il riscontro elettorale del Movimento, spiegano gli attivisti, ha varie ragioni. «La prima è senzaltro il rifiuto di tanta “vecchia politica”. La partecipazione diretta alla elaborazione di proposte e programmi, la possibilità' di scegliere, tra loro, i candidati la riappropriazione delle Istituzioni, la partecipazione attiva e diretta al dibattito interno anche attraverso gli strumenti della rete hanno portato al successo il MoVimento.
L’Osservatorio Politico-Istituzionale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria fa una analisi dei risultati elettorali regionali. Ne hanno parlato, nella sala stampa del Centro Congressi, coordinati dal prof. Pietro Fantozzi, i professori Antonio Costabile, Marino De Luca, Roberto De Luca e Guerino D’Ignazio. Dalla campagna elettorale emerge come il voto dei calabresi abbia avuto un carattere “nazionale”, cioè aderente alle dinamiche del Paese. Gran parte della discussione del seminario “I calabresi ed il voto nazionale” è, però, ruotata attorno al “fenomeno Grillo”. La novità dell’affermazione del Movimento 5 Stelle è stata letta dai relatori come una autentica rivoluzione del sistema politico italiano, destinata a produrre effetti la cui portata e consistenza è, oggi, difficile da prevedere.
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