sabato 15 dicembre 2012

“Decreto Crescita”: amministrazioni vs cittadini

Infrastrutture e servizi digitali, creazione di nuove imprese innovative (startup), strumenti fiscali per agevolare la realizzazione di opere infrastrutturali con capitali privati, attrazione degli investimenti esteri in Italia, interventi di liberalizzazione in particolare in campo assicurativo sulla responsabilità civile auto. Sono questi i capisaldi del secondo “Decreto Crescita” (ndr Decreto Legge 18.10.2012 n° 179) approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, un provvedimento che costituisce un ulteriore e significativo passo in avanti dell’Agenda per la crescita sostenibile del Governo, rappresentando la naturale prosecuzione di quanto fatto nei mesi scorsi.
Tra questi importanti temi spiccano i nuovi istituti che regolano del rapporto cittadino/amministrazione:
-l'istituzione della Anagrafe unificata, censimento annuale della popolazione e Archivio delle strade (artt. 2, 3). Su questo tema viene istituita l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). Grazie a queste nuove procedure digitali, l’ISTAT potrà effettuare con cadenza annuale il censimento generale della popolazione e delle abitazioni, realizzando anche l’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici.
- l'istituzione del domicilio digitale del cittadino (artt. 4,5). Dal 1 gennaio 2013, ogni cittadino potrà scegliere di comunicare con la pubblica amministrazione esclusivamente tramite un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Tale indirizzo costituirà il domicilio digitale del cittadino e sarà in seguito inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, in modo che possa essere utilizzabile da tutte le amministrazioni pubbliche.
- la trasmissione obbligatoria di documenti per via telematica (artt. 6,7). Le comunicazioni tra diverse amministrazioni pubbliche, così come tra PA e privati, dovranno avvenire esclusivamente per via telematica.
L’inadempienza della norma comporterà una responsabilità dirigenziale e disciplinare in capo al personale pubblico inadempiente.

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