giovedì 22 novembre 2012

San Nicola Arcella, due annualità per uno

Da qualche giorno, sono cominciate ad arrivare le bollette del Servizio Idrico Integrato  con la richiesta di un pagamento del corrispettivo raddoppiato e con alcuni errori sugli importi.
Gli amministratori comunali avendo trovato un debito verso la SoriCal superiore al milione di euro e avendo riscontrato un cronico ritardo nel emmettere le fatture ai clienti, i cittadini, hanno pensato bene di far pagare ogni anno due anni di consumo. Una scelta che forse si combina con un momento poco adatto vista la protesta contro l’eccessivo peso fiscale che in qualche caso già sfocia in manifestazioni di guerriglia urbana, come è successo di recente in varie città d’Italia. E' quanto nota il consigliere Forestieri che lamenta anche che "le funzioni delle opposizioni
in un quadro come quello di San Nicola sono particolarmente limitate. Infatti, un Consiglio assolutamente privo di uno spirito dialettico e appiattito sulle scelte della Giunta, non permette alle opposizioni alcuna attività propositiva o di rappresentanza che pure il legislatore vorrebbe avergli attribuito".
Il regolamento di recentre approvato prevede una rateizzazione degli importi fatturati attraverso una apposita richiesta (sic!) che va  inviata in questi giorni. Visto che, per chi non invia l'autolettura (sic!), si applica un consumo standard (circa 280 mc/anno pari a 280.000 litri/anno, quai 750 litri al giorno, per ciascun utente per ogni giorno dell'anno), il Forestieri fa sapere che  per gli importi errati che non tengano conto delle autoletture  "è previsto che il cittadino possa effettuare un’istanza di annullamento totale o parziale in autotutela".


1 commento:

Francesco Nunziata ha detto...

Il regolamento per il servizio idrico integrato che nasce da una buona idea, diminuire e ridurre il costo di gestione relativo alla gestione dei ruoli ed il relativo contenzioso, per risolvere il grave divario tra quantità di acqua acquistata (1,1 milioni di mc/anno) e acqua realmente consumata dagli iscritti a ruolo (meno di 200.000 mc/anno), si è infranto contro la incapacità di trattare con i 50/60 condominii (o i non più di 4 o 5 amministratori condominiali) presenti in paese.
Ciò detto vedrà che, oltre questiinconvenienti dovuti a scarsa fantasia amministrativa (bastava mandare, come per la Tarsu, anche i bollettini rateizzati o meglio inviare due richieste, una per anno, distanziate di 6 mesi) sarà necessario una altra lettura del regolamento: chi risponde non possono essere gli amministratori condominiali ma il Condominio, entità giuridica, nel suo insieme.
Basterà questo per sciogliere tutti i problemi, sempre che l'amministrazione comunale si incarichi, o imponga, l'installazione del contatore condominale. E ne legga, finalmente i consumi.

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