giovedì 6 novembre 2014

Mare, la Procura sostituisce le Istituzioni

Il procuratore capo, Bruno Giordano, sollecita le amministrazioni comunali ad intraprendere gli interventi necessari a mitigare i danni, al mare, provocati dalla mala gestione dei reflui, dallo stato delle acque bianche (piovane e sorgive) alle vasche di accumulo dei depuratori fino ai misuratori di portata allo ingresso degli impianti di depurazione. Una serie di regole che dovrebbero essere patrimonio di qualsiasi ufficio Tecnico comunale. Il Procuratore chiede
, inoltre, di registrate giornalmente in un apposito quaderno, peraltro previsto dalla legge regionale 10/97. Le risultanze del suddetto misuratore andrebbero dove andrebbero iscritti anche il consumo di energia elettrica, il consumo di reagenti, i rifiuti prodotti e smaltiti con l’indicazione del tipo e del quantitativo, il volume del fango sedimentato, la concertazione dei fanghi, il consumo idrico, ecc. “dovrà essere tenuto a disposizione delle autorità dio controllo nel caso di ispezione degli impianti” precisa Giordano.
La azione del Procuratore per un mare pulito è affiancata dalla attività della magistratura sul versante Impianto di San Sago [....] e dal Gip Pierpaolo Bortone nell'indagine per "frode nell'esecuzione dei contratti per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane" di una gran numero di Comuni a Nord e a Sud di San Nicola Arcella da parte di dirigenti di imprese private tra loro collegati [....].



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