domenica 13 luglio 2014

Mare sporco, indagine sul Tirreno Cosentino

Puntualmente, ogni anno, ci si accorge del problema "mare e ambiente puliti" soltanto a stagione estiva ormai inoltrata, penso con grande delusione del popolo dei vacanzieri! E, come al solito, non si comprendono le cause e non si sa di chi siano le responsabilità all'interno di tre regioni: Campania, Basilicata e Calabria" [....] commenta Maurizio Ariete ex  Vice Sindaco di Praia a Mare e attivo commentatore degli eventi del territorio. Segnalando che
nel Golfo di Policastro decine di vacanzieri hanno segnalato agli organi di stampa e alle autorità competenti una melma sospetta che a seconda delle correnti spunta a pelo d'acqua procurando un continuo chiedersi di che cosa si tratti tra i bagnanti già presenti sulle spiagge del Cilento. Sul fuoco delle polemiche sono soprattutto i sindaci dei comuni costieri che difendono a spada tratta il mare  forti dei risultati delle analisi effettuate da ARPAB. Ed è proprio dai centri rivieraschi dai sono partite richieste di chiarimento circa lo stato della depurazione non solo ai comuni delle vicine regioni Basilicata e Calabria. Tra questi attivo  il sindaco di Sapri Giuseppe del Medico che ha fatto sapere di aver contattato oltre al l'ARPAB per conoscere lo stato di salute del mare lucano e l'andamento della depurazione  e che si propone a brevissimo di inviare la stessa missiva ai recapiti degli 1amministratori dell'alto tirreno cosentino. "Facciamo i salti mortali per difendere la nostra principale risorsa - dice  del Medico - e accettiamo che per colpa di altri possano al darsi ombre sul nostro mare. Il sospetto è infatti che, approfittando di condizioni climatiche non tipiche del periodo, nelle ore notturne possano essere attuati illeciti sversamenti di fanghi di depurazione non trattati direttamente in mare. Il Procuratore capo di Paola Bruno Giordano, che sia è battuto negli anni scorsi per ripristinare il corretto funzionamento dei depuratori dei comuni del tirreno cosentino, ha infatti ritenuto di avviare una nuova linea di intervento disponendo che  "le forze di polizia, in caso di avverse condizioni meteo il meteo marine, effettui controlli notturni su tutti i depuratori del Tirreno cosentino".

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