A seguito delle 433 segnalazioni pervenute tramite il numero verde dall’1 Luglio al 3 Agosto la ArpaCal ha effettuato sopralluoghi e campionamenti in tutte le aree attenzionate. Con il Report mensile del progetto “SOS MARE 2013” di luglio, aggiornato al 3 agosto 2013, la dr.ssa Francesca Pedullà, responsabile scientifico dell’iniziativa, fa sapere, tra lo altro, che “E’ su gran parte della costa calabrese che le criticità evidenziate dai cittadini, nella maggior parte dei casi, riguardano la presenza di rifiuti a mare e schiuma, percepita come inquinamento causato dallo sversamento in mare di acque reflue non depurate, ma spesso risultanti quali mucillagine o proliferazione algale di specie non tossiche non associate alla presenza di coliformi ed enterococchi intestinali, e quindi non di origine fecale”. Secondo la dr.ssa Francesca Pedullà "Il fenomeno delle
mucillagini è la manifestazione di un complesso meccanismo biologico e fisico influenzato da molti fattori. Primi fra tutti circolazione delle acque, intensità dei venti, geomorfologia della linea di costa, incremento dei nutrienti nel periodo estivo e presenza di fonti di impatto antropiche e da apporti fluviali. Il meccanismo fisico che determina la formazione delle schiume è infatti influenzato da una particolare circolazione delle acque che in associazione a venti di modesta intensità e alla temperatura stagionale, permette al plancton naturale di risalire in superficie per concentrarsi in aggregati schiumosi, anche molto estesi, dovuti alla attività metabolica naturale dello stesso fitoplancton”.
Intanto una analisi batteriologica su acqua marina raccolta da privati in località Tufo, spiaggia ArcoMagno, il 28/07/2013 ore 12, inviata tra gli altri ad ArpaCal e alla Guardia Costiera, presenta dati non certo confortanti [....].
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