lunedì 25 febbraio 2013

Sanità, migrazioni forzate

Nel 2012 oltre 1000 ricoveri di pazienti calabresi (della provincia di cosenza?), per un totale di prestazioni valutabili in 2 milioni di euro, hanno (dovuto?) scegliere la sanita' della vicina Basilicata. Ostetricia è il servizio più richiesto. Questi i dati della Azienda sanitaria provinciale di Potenza per il 2012, anno in cui la riorganizzazione ospedaliera della confinante Azienda sanitaria provinciale di Cosenza in ossequio al piano di rientro ha prodotto i suoi primi effetti. Una vera e propria migrazione sanitaria, probabilmente, con una alta percentuale di popolazioni dell’Alto Tirreno cosentino. Un fenomeno che
– presumibilmente – ha affossato, da un punto di vista strettamente economico, i risparmi derivanti dalle chiusure e dalle riconversioni degli ospedali calabresi di confine, ma che comunque ha spostato intere fette di territorio che giudicano negativamente la riorganizzazione sanitaria e gli effetti sulla qualità del servizio sanitario calabrese.

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