Presto i 4 comuni indiranno una gara d'appalto per affidare la gestione del progetto di adeguamento strutturale degli impianti di depurazione, al miglioramento delle condotte fognarie esistenti e a collegamento tra gli impianti esistenti oltre alla perfezionamento delle caratteristiche tecniche delle pompe di sollevamento e del funzionamento degli impianti. In questo modo si mira ad una notevole riduzione dello inquinamento esistente ma soprattutto l'abbattimento dei costi di gestione tramite la separazione delle acque bianche dagli scarichi fognari attraverso la realizzazione di una struttura che garantisca un livello di depurazione in grado di far rientrare i reflui negli standard richiesti dell'unione europea. "Il Piano prevede una maggiore focalizzazione degli interventi nell’ambito dei programmi in corso ed in virtù della riprogrammazione mirata delle risorse già in tal senso finalizzate per le realizzazione di servizi pubblici collettivi locali e territoriali (in particolare schemi idrici e ciclo integrato dei rifiuti) anche attraverso l’utilizzo più incisivo e più ampio di politiche mirate basate su sistemi premiali (come il meccanismo degli obiettivi di servizio opportunamente rivisto e rafforzato al fine di generare gli incentivi corretti per il superamento delle criticità che caratterizzano le regioni meridionali)." "Il Piano assegna alla qualità dell’ambiente il ruolo di infrastruttura essenziale e precondizione per lo sviluppo del Sud, superando nel tempo le situazioni di grave compromissione ambientale, derivanti in gran parte dall’eredità del passato, e di grave criticità soprattutto nei settori dei rifiuti, delle bonifiche, della depurazione e del dissesto idrogeologico". In particolare per "La realizzazione di idonei impianti di depurazione per una corretta gestione del servizio idrico è particolarmente in ritardo nelle regioni del Mezzogiorno. Il mancato adeguamento di centinaia di agglomerati alle norme ambientali vigenti ha recentemente determinato il deferimento del nostro paese in Corte di giustizia con il conseguente rischio di non poter utilizzare le risorse comunitarie stanziate per il settore."
giovedì 24 gennaio 2013
Depurazione, arriva il Piano per il Sud
Presto i 4 comuni indiranno una gara d'appalto per affidare la gestione del progetto di adeguamento strutturale degli impianti di depurazione, al miglioramento delle condotte fognarie esistenti e a collegamento tra gli impianti esistenti oltre alla perfezionamento delle caratteristiche tecniche delle pompe di sollevamento e del funzionamento degli impianti. In questo modo si mira ad una notevole riduzione dello inquinamento esistente ma soprattutto l'abbattimento dei costi di gestione tramite la separazione delle acque bianche dagli scarichi fognari attraverso la realizzazione di una struttura che garantisca un livello di depurazione in grado di far rientrare i reflui negli standard richiesti dell'unione europea. "Il Piano prevede una maggiore focalizzazione degli interventi nell’ambito dei programmi in corso ed in virtù della riprogrammazione mirata delle risorse già in tal senso finalizzate per le realizzazione di servizi pubblici collettivi locali e territoriali (in particolare schemi idrici e ciclo integrato dei rifiuti) anche attraverso l’utilizzo più incisivo e più ampio di politiche mirate basate su sistemi premiali (come il meccanismo degli obiettivi di servizio opportunamente rivisto e rafforzato al fine di generare gli incentivi corretti per il superamento delle criticità che caratterizzano le regioni meridionali)." "Il Piano assegna alla qualità dell’ambiente il ruolo di infrastruttura essenziale e precondizione per lo sviluppo del Sud, superando nel tempo le situazioni di grave compromissione ambientale, derivanti in gran parte dall’eredità del passato, e di grave criticità soprattutto nei settori dei rifiuti, delle bonifiche, della depurazione e del dissesto idrogeologico". In particolare per "La realizzazione di idonei impianti di depurazione per una corretta gestione del servizio idrico è particolarmente in ritardo nelle regioni del Mezzogiorno. Il mancato adeguamento di centinaia di agglomerati alle norme ambientali vigenti ha recentemente determinato il deferimento del nostro paese in Corte di giustizia con il conseguente rischio di non poter utilizzare le risorse comunitarie stanziate per il settore."
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