Legambiente nell'ambito delle iniziative di Pendolaria 2012 conta in 230 treni al mese soppressi in Calabria, malgrado i 26.000 viaggiatori al giorno non da spazio a dubbi. Il rapporto annuale sottolinea che in questa regione non si è voluto investire sullo sviluppo del trasporto ferroviario. In dieci anni si sono spesi meno di 15 euro ad abitante malgrado il gran numero di utenti. Ma risulta pessima in generale la situazione dei collegamenti interni e interregionali. Legambiente scende al Sud e lancia la protesta dei pendolari. Anche quest’anno
Legambiente si mobilita con Pendolaria 2012 e con decine di blitz in tutt’Italia criticando le politiche nazionali dei trasporti dell’ultimo decennio, che hanno privilegiato gli investimenti sulle autostrade penalizzando le ferrovie. Un trend che nell’ultimo triennio è diventato drammatico a causa disinteresse delle Regioni per i trasporti pubblici locali: nel 2012 in Calabria è stato stanziato solo lo 0,03% del bilancio. Che corrisponde, nel periodo 2001-2012, a stanziamenti in servizi ferroviari aggiuntivi pari a 15 euro per abitante. «Le priorità su cui chiamiamo Governo e Regione Calabria a intervenire – dichiara Giuseppe Toscano, direttore di Legambiente Calabria – riguardano in particolare la riqualificazione dell’intera linea ionica e del parco vagoni. Occorre poi potenziare il servizio sulle linee pendolari: attualmente gli abbonati alla rete regionale viaggiano su linee scadenti, con convogli vecchi e spesso con un numero insufficiente di carrozze».
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