ambientalisti, cittadini e giornalisti. I dati provengono da uno studio del perito di parte [46'-56' del video della conferenza stampa]. Il tecnico, tra altro, dichiara nella sua relazione che l'impianto di San Sago possiede una funzionalità pari a quella di un qualsiasi depuratore comunale, essendo peraltro poco efficiente. Gli sversamenti di percolato scaricati nel fiume e quindi nel mare del Golfo di Policastro calabrese hanno raggiunto, in solo tre anni, i 35 milioni di kg. Sversamenti cancerogeni e tossici contenenti arsenico, mercurio, cadmio, alluminio e quant'altro, sostanze che normalmente sono misurati in milligrammi [....] per una normale acqua di balneazione, per circa 49.000 kg. Metalli pesanti [...] che si mescolano inevitabilmente con la sabbia delle spiagge provocando danni alla salute [....]. Oltre alle sostanze potenzialmente cancerogene. Numeri risultanti da dati detenuti delle istituzioni preposte. Un vero disastro ambientale, forse irreparabile, sullo intero territorio. Inquinamento che non ha nulla a che fare con gli enterococchi e/o escheriacoli che, qualche volta, misura Arpacal. E pensare che le proteste dei turisti per il mare sporco sono state sempre considerate come uno strupo al territorio. Attualmente lo impianto e', temporaneamente, sotto sequestro amministrativo.
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