giovedì 7 agosto 2014

WWF, cementificazione da Praia a Mare ad Amantea

Il Report del WWF "Cemento coast to coast - 25 anni di natura cancellata dalle coste italiane" [....] elenca i molti siti, ricadenti nel comprensorio tirrenico, selvaggiamente cementificati.  Nel report del Wwf sui cambiamenti delle coste italiane nel corso degli ultimi due decenni, la Calabria ha un ruolo importante dato che da sola rappresenta circa il 19% dell'intera costa nazionale. Il Wwf ribadisce come il territorio regionale conservi
una “varietà di paesaggi costieri difficilmente riscontrabili in altre regioni d’Italia, ma se si esclude qualche sito di Importanza comunitaria vi sono poche altre tutele, nessuna nel versante Tirrenico”. Un patrimonio immenso che, però, secondo gli ambientalisti, non ha alcuna forma di tutela e soffre l'azione dell'uomo con ben 25 punti critici segnalati. Si va dall'area costiera tirrenica nei pressi di Praia a Mare e dell'isola di Dino, dove l'organizzazione ambientalista ha individuato “residence, luna park e urbanizzazione diffusa in area a vincolo paesaggistico, così come a Scalea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Cetraro e Amantea, con le darsene, Bonifati e San Lucido.  “Per la maggior parte – si legge  nel report - a minacciare l'ecosistema naturale sarebbero i numerosi insediamenti turistici disseminati sulla costa ma anche delle darsene  e semplici insediamenti urbani e produttivi. La costa calabrese è una grande fonte di attrattiva per le sue bellezze paesaggistiche ma, di questo passo, - continuano gli esponenti del Wwf - rischia di venire cementata al punto che la sua bellezza potrebbe diventare un ricordo”.


1 commento:

  1. A che serve?
    Il governo Renzi ha appena approvato un finanziamento di 33 milioni di euro ad un privato, la Ro.Ma immobiliare, per costruire tre alberghi di cui due a Maratea ed uno a San Nicola Arcella.
    Soldi buttati nel cesso. Un albergo non tiene con un coefficiente di occupazione dell'8/10%. Senza contare che con questi soldi sia paga uno stipendio ai dipendenti previsti per circa 40 anni lasciandoli a casa.
    Questa ultima località, oltre a due tre alberghetti familiari, possiede tre complessi turistici, con un migliaio di posti letto, falliti e chiusi.
    San Nicola Arcella posizionata allo estremo sud del Golfo di Policastro, davanti al Parco Marino dell'isola di Dino ed il cui territorio e integralmente protetto, quale bene ambientale, dalla legge del 1939, ha dato permessi a costruire per circa 4200 abitazioni nello entroterra portando il rapporto tra abitazioni per non residenti e abitazioni per residenti a quota 9.

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