giovedì 24 luglio 2014

San Nicola Arcella, a 4 milioni di euro l'avanzo al 2013

Nella riunione di consiglio del 14 luglio 2014, è stato approvato il conto consuntivo dell’ente del 2013. L'opposizione con Filiberto Forestieri fa sapere che si tratta di "Un bilancio che in molti tratti, piuttosto che richiamarsi ai principi contabili e a quelli di sana gestione delle risorse pubbliche, appare invece ispirato da sentimenti cabalistici. Dai numeri del rendiconto, comunque, emerge con evidenza la scarsa attitudine a dell’attuale giunta. Sotto il profilo più strettamente politico - continua il Forestieri - un giudizio può essere racchiuso tutto nella osservazione secondo cui le entrate accertate per l’anno 2013 raggiungono la strabiliante cifra di 9.123.932 euro. Il flusso di cassa (quanto materialmente entra ed esce dalle casse del Comune) raggiunge la cifra di 3.163.230 euro [...]".
Il Rendiconto  dell'anno, che presenta un avanzo contabile pari a 1,6 milioni di euro, risente
in modo sostanziale della cancellazione di circa 1,3 milioni di euro di debiti pregressi evidentemente insussistenti e un incremento di 0,3 milioni di crediti pregressi che raggiungono così la strabiliante valore di 4,2 milioni di euro. Azione che evidenzia un avanzo di bilancio che è passato da 1.6 milioni di euro del rendiconto 2012 ai 3,9 milioni di euro del rendiconto 2013 [....] , non avendo la amministrazione ritenuto utile e necessario ricorrere ad una contemporanea pulizia e cancellazione di crediti risalenti a decine di anni fa per il cui recupero le amministrazioni comunali pro tempore hanno già speso, nel tempo, circa un milione di euro in consulenze e prestazioni esterne.
Contemporaneamente la concreta debolezza della situazione finanziaria che si registra in questi giorni con la decisione di ricorrere ad un prestito oneroso a lungo termine, 20 anni, concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti in accordo con la recente legge statale per il pagamento ai fornitori di fatture pregresse scadute al dicembre 2012  [....],  di circa 847.000 euro [....] il debito verso lo Stato di 120.000 euro per mancato versamento della Maggiorazione TARES (D.Lgs. 201/2011), il residuo debito di 801.222 euro verso i fornitori di beni del Servizio Idrico Integrato e il debito con le banche per anticipazioni di cassa di 870.000 euro [....], per citare solo i creditori maggiori, né inficia la credibilità.

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