Entro il prossimo 24 giugno il Parlamento dovrebbe approvare il provvedimento che prevede lo slittamento del pagamento delle concessioni demaniali al 15 settembre 2014. Proposta che è stato votata nel corso della riunione congiunta della quinta e sesta commissione del Senato. Il Codice della navigazione vigente prevede che le concessioni demaniali vengano pagate entro
il 1° gennaio se la durata è di un anno, 1° maggio se è di sei mesi, 1° giugno se è di quattro mesi. Termini tassativi su cui Agenzia delle Entrate e Regione Calabria non ammettono ritardi, pena la denuncia per danno erariale. Le concessioni balneari pagano circa 5 centesimi di euro per metro quadrato/giorno. Un lido medio di 3.000 mq tra aree destinate a lido, aree di ristorazione e parcheggi, paga per un anno circa 1.600 euro, pari a 4,30 euro/giorno, con un break even, tenendo conto della stagionalità, del costo del bagnino e dell'ammortamento degli investimenti, pari al fatturato di 1 cliente/giorno.
“Un successo per il Sib – ha detto il presidente del Sindacato balneari italiano per la Provincia di Cosenza, Antonio Giannotti – abbiamo vinto una battaglia importante, visto che la nostra categoria è stata vessata in ogni maniera."
Intanto la Bolkenstein, la direttiva europea per la liberalizzazione delle concessioni demaniali, che pretende (sic!) di metterle all'asta, e' stata prorogata fino al 2020, con gaudio delle potenti associazioni di categoria.
Nel caso di Sa Nicola Arcella i dati riportati nel Piano Spiaggia Comunale ci fanno sapere che le utenze potenziali nel demanio marittimo ammontano ad un totale complessivo di circa 40.000 persone e che, ipotizzando una presenza giornaliera sulle spiagge, prudenziale e media nel periodo, di circa il 10% (sic!), i fruitori delle spiagge e delle loro attrezzature possono essere stimati pari a 4.000 unità medie giornaliere [...], con punte che, presumibilmente superano le 10.000 persone con circa 2.000-3.000 auto, che si muovono da e verso la spiaggia durante la alta stagione, con un fatturato complessivo che, per la sola parte balneare, supererebbe, non di poco, i 3-4 milioni di euro per anno.
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