lunedì 5 maggio 2014

San Nicola Arcella, il pasticcio delle cartelle pazze

Marianna Madia Ministro PA, gestore 
della riforma della Pubblica Amministrazione
A San Nicola Arcella l’opposizione chiede le dimissioni del Vicesindaco. Da qualche giorno i cittadini di San Nicola Arcella si vedono recapitare bollette dell’acqua del tutto errate.  Ma capita,  molto spesso, anche che il postino non trova agli indirizzi che la stessa amministrazione ha fornito ad Equitalia, come sa qualsiasi impiegato della stessa societàCosa che capita, purtroppo per chi paga tutto e subito, molto più spesso in quelle località' in cui la toponomastica delle vie e la numerazione delle abitazioni e' incerta o inesistente. Come avviene a San Nicola Arcella. Creando situazioni di legale illegalità. In questo caso il
contribuente potrebbe (sic!) evitare il pagamento, dal momento che non ha formalmente ricevuto la bolletta di pagamento [....]. Ma non basta. Anche il bollettino relativo alla tassa sulla spazzatura,
inviata ai contribuenti qualche mese fa, è arrivato incompleto. Non vi erano richiamati il cespite sottoposto a tassazione, ne in termini di indirizzo e/o di particella catastale, i mq applicabili, la tariffa corrente applicata, gli estremi della delibera di approvazione della tariffa e, neanche a dirlo, l'allegato tecnico che illustra il meccanismo di determinazione della tariffa. Senza mettere in luce il danno erariale favorito, in questo caso, dal mancato invio del bollettino per il pagamento della mini tarsu [....] richiesta dal Governo. Secondo i componenti dell’opposizione  “si tratta di una vicenda che sommata ad altre vicende analoghe già verificatesi pochi mesi fa e unita alla malsana idea di far pagare ogni anno due anni, integra una spiacevole situazione che può essere risolta senza ulteriore disonore solo con le dimissioni del vicesindaco, che è anche il responsabile dell’ufficio tributi”. “Un fallimento annunciato. Difatti, la gestione in piena autonomia dell’ufficio tributi da parte del vicesindaco Madeo, non solo si è tradotta in enormi costi aggiuntivi e non ha portato i risultati annunciati, ma ha definitivamente distrutto quella –definita modesta- funzionalità che l’ufficio aveva acquisito nel corso degli anni. Da un diverso punto di vista, la gestione dell’ufficio tributi oggi appare forse censurabile anche sotto il profilo normativo“.  Di fatto i consiglieri opposizione Domenico Osso, di “Uniti per San Nicola”, e Filiberto Forestieri, di  “Io Amo San Nicola” si augurano che il vicesindaco lasci  la  responsabilità  dell’Ufficio Tributi. Aderendo finalmente al dettato fondamentale della democrazia: separare gli eletti, con i voti dei cittadini, dai gestori della cosa pubblica e abbandonando, finalmente, ipocrite, e qualche volta poco fondate, dichiarazioni di contenimento dei costi.


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