Contrariamente a quanto accade sulla costa tirrenica cosentina, dove il problema mare pulito sembra essere, da sempre, cosa di altri, alla riunione convocata dal Comitato Fiume Noce nei giorni scorsi, a Potenza, numerosi gli intervenuti istituzionali presso la Dipartimento Ambiente e Territorio della Regionale Basilicata. Allo incontro erano presenti l’assessore Berlinguer, il Dottor Ricciardi, funzionari di strutture pubbliche (Acquedotto lucano, Enel, Consorzio dell’Alta Val di Agri, Anas, Ato, Asp), sindaci e amministratori dei comuni di
Tortora, Nemoli, Lauria, Trecchina, Aieta oltre gli esponenti del presidio di Libera del Lagonegrese. Molte e concrete le decisioni prese: la Regione si è impegnata a regolamentare la materia relativa alle troppe autorizzazioni chieste per l’installazione di centraline idroelettriche lungo il Fiume Noce. L’Enel ha riconosciuto che lo scarico della centrale, situata in località San Sago, non è a norma. Entro tre mesi, lo stesso sarà sistemato. Arpab sarà richiamata a installare le centraline lungo il fiume Noce, più volte promesse, entro l’inizio dell’estate prossima. Si aprirà, al più presto, una verifica con lo Ufficio legale della Regione per studiare il caso del depuratore di San Sago e l’eventualità che la Regione Basilicata si costituisca parte civile. Inoltre l’acquedotto lucano ha presentato un piano di 5 milioni di euro per la sistemazione dei depuratori nei comuni di Lauria, Trecchina e Rivello e la sistemazione della rete fognaria nel comune di Nemoli, mentre Anas si è impegnata ad incrementare la pulizia della strada Fondovalle del Noce e le piazzole.
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