Ormai a poche settimane dalla bella stagione, dopo undici mesi di letargo delle strutture comunali interessate (sic!), in questi giorni, sperando che questa attività comporti un mare pulito per la prossima estate, interviene la Procura della Repubblica di Paola. Su mandato di questa e in collaborazione della polizia
provinciale, della capitaneria di porto e dei nuclei ambiente dei comuni sono stati intensificati i controlli anti inquinamento sulla costa tirreno cosentina. Obbiettivo individuare le fonti inquinanti e verificare se gli impianti di depurazione riescono a fronteggiare le esigenze dei comuni. La Procura al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui si ipotizza il reato ambientale dell'articolo 674 del codice penale di getto pericoloso di cose. Reato che potrebbe trasformarsi in disastro ambientale se si dovessero verificare che vi siano stati riversamenti in mare di reflui fognari ancora da trattare o si verificare una qualsiasi condotta negligente ai danni dello ambiente.
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