Magorno attacca Mauro Moretti, un manager che ha, come molti, scambiato il mezzo con l'obiettivo. «Per comprendere meglio il significato della parola sacrificio - commenta Magorno - inviterei l’Amministratore delegato delle FS, Mauro Moretti, ad effettuare almeno una volta un viaggio sui treni calabresi, magari in uno di quelli che ogni mattina prendono i pendolari: fatiscenti, insicuri, con corse che vengono soppresse, in alcuni casi senza alcun preavviso».
Ernesto Magorno aggiunge: «Le dichiarazioni di
Moretti, che sarebbe pronto ad andare all’estero se venissero decurtati i milionari stipendi dei manager e che parla di sacrifici già fatti riguardo al suo compenso, risultano beffarde e surreali in una regione che negli ultimi anni, grazie alle penalizzanti politiche aziendali di Trenitalia, unite alle acclarate inefficienze della giunta di centrodestra, ha visto una drastica diminuzione delle corse ed una decisa involuzione della qualità del trasporto ferroviario. Non è una posizione demagogica – prosegue Magorno- ma sarebbe meglio, in un momento storico di generale sofferenza economica, se si desse un segnale inverso a quanto finora accaduto e se almeno una parte degli stipendi dei manager di Stato fosse destinata invece a migliorare i servizi ai cittadini.».
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