domenica 30 marzo 2014

Tra Unioni tra Comuni e cancellazione delle Province

La nuova organizzazione degli enti locali ribadisce la opportunità di unione e fusioni tra Comuni nell'ottica di rendere più efficaci, ottimizzare e semplificare i servizi e per rendere più trasparente il controllo degli appalti. Ma sopratutto per restituire  gli eletti alla politica. Per i comuni con una popolazione al di sotto dei 3 mila abitanti  reintroduce
una presenza dei consiglieri comunali crescente e legato alla popolazione, è prevista anche una norma per la democrazia paritaria con un rapporto fra il 60 e il 40 per cento fra i generi e il sindaco potrà restare in carica per tre mandati invece di due. La nuova organizzazione prevista dalla legge Delrio affiderà alle "aree vaste",  le nuove  aggregazione di comuni legati da obiettivi di sviluppo comune, i finanziamenti, gli immobili e il personale delle attuali province. Le funzioni fondamentali di queste aggregazioni affidate ai vertici delle communità rappresentate,  riguarderanno la pianificazione territoriale di coordinamento, l'ambiente, il trasporto e l'edilizia scolastica. I nuovi organismi avranno anche il compito di assistenza amministrativa ai Comuni, il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale, le pari opportunità sul territorio amministrato. A queste saranno affidate anche  le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive.

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