Una opportunità mancata quella aver accettato una troppo limitata area di rispetto per il Palazzo dei Principi di Lanza di Trabia in occasione della sottoscrizione della convenzione per il passaggio del bene al patrimonio comunale, approvata dal Consiglio Comunale alla unanimità' qualche giorno fa. L'area di rispetto indicata si limita a tre particelle al lato del parco del Palazzo omettendo di salvaguardare l'area prospiciente per chi giunge dal corso Lanza. I cittadini, per questo, lamentano la inclusione del monumento e del suo spazio vitale, costituito dall'impareggiabile panorama del Golfo di Policastro, dell'Isola di Dino e del Parco Marino, che ne costituisce il naturale corollario, in un mare di cemento. Tra queste
un gruppo di villette, in costruzione ma temporaneamente fermate dalla Procura della Repubblica per difformità con la improvvida licenza rilasciata dalle passate amministrazioni in piena zona protetta dalla legge sulla protezione dei Beni Ambientali e Paesaggistici del '39. Recentemente qualcuno ha affisso sul confine di questo luogo un loquace "manifesto", presto strappato e portato via da due emissari degli interessati, secondo cui queste costruzioni oscurano, per chi viene dal Corso Principi di Lanza, la visione del Palazzo ed il suo impareggiabile panorama. Quel panorama che, descritto nei phanphet turistici a cui si sono ispirati, i molti turisti, tra questi specie gli stranieri, arrivando da corso Lanza, si domandano, e domandano a chi ci abita, dove sia il Palazzo.
un gruppo di villette, in costruzione ma temporaneamente fermate dalla Procura della Repubblica per difformità con la improvvida licenza rilasciata dalle passate amministrazioni in piena zona protetta dalla legge sulla protezione dei Beni Ambientali e Paesaggistici del '39. Recentemente qualcuno ha affisso sul confine di questo luogo un loquace "manifesto", presto strappato e portato via da due emissari degli interessati, secondo cui queste costruzioni oscurano, per chi viene dal Corso Principi di Lanza, la visione del Palazzo ed il suo impareggiabile panorama. Quel panorama che, descritto nei phanphet turistici a cui si sono ispirati, i molti turisti, tra questi specie gli stranieri, arrivando da corso Lanza, si domandano, e domandano a chi ci abita, dove sia il Palazzo.
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