“Allarmismo ingiustificato, indebito e infarcito da segnalazioni colorite”. È quanto ha dichiarato il procuratore capo di Paola Giordano Bruno dopo la protesta di ieri sulla Statale 18 a Santa Maria del Cedro per il mare sporco. “Apprezziamo sempre le segnalazioni dei cittadini – ha aggiunto il procuratore – ma non devono essere esagerate come quelle dei turisti di Santa Maria del Cedro, che hanno descritto una condizione del mare che non corrisponde alla realtà”. I manifestanti lamentavano la presenza in acqua di liquami, fanghi e addirittura rifiuti, come pannolini, ma dai controlli effettuati non risulta nulla di tutto questo. “Abbiamo immediatamente
inviato il Locamare di Diamante e l’Arpacal per le opportune verifiche – ha precisato il procuratore -, ne risulta solo fioritura algale, un fenomeno assolutamente innocuo per la salute dei bagnanti”. Dichiarazioni che confermano quanto detto dal sindaco di Santa Maria del Cedro Giuseppe Aulicino che già ieri aveva diffuso i risultati delle analisi fatte dall’Arpacal, secondo cui il mare di Santa Maria del Cedro non è inquinato.
Arpacal fa sapere di avere fornito dati che si riferiscono al torrente Fiumicello che si trova sul confine tra la stessa Santa Maria del Cedro e Grisolia ma è “interamente nel territorio comunale di Grisolia” [.....].
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