elaborare una classifica che individua e quantifica il beneficio che gli immobili consorziati traggono dalla attività di bonifica, facendo pagare la tassa di conseguenza. Ma in Calabria tutto ciò non avviene ed impongono i propri tributi indiscriminatamente qualunque sia la tipologia dei terreni, collinari, pianeggianti, utilizzati o meno. L’attuale sistema impositivo, non basato sul criterio del beneficio del contribuente ma sulle spese di funzionamento che permette a questi di sopravvivere. Una proposta di iniziativa popolare, sostenuta da circa 8.000 firme chiede che il pagamento dei tributi avvenga solo se i propri terreni ricevono un reale beneficio da opere ed attività di bonifica, come avviene nel resto d'Italia. Il sistema impositivo non è l’unico problema dei Consorzi calabresi. Bisognerà fare chiarezza sui bilanci, sugli stipendi dei livelli dirigenziali, sullo effettivo utilizzo del personale impiegato, sulla carenza di trasparenza delle scelte amministrative. Gli attivisti del M5S chiedono in merito una inchiesta ministeriale.
- CN24
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