lunedì 15 aprile 2013

So.Ri Cal sull'orlo del baratro

Si fa drammatica la situazione della Sorical [ ... ], la società, attualmente in liquidazione, che gestisce le risorse idriche calabresi. I  dipendenti hanno chiesto chiesto un immediato intervento della Regione. Lo stato attuale della Sorical viene sintetizzato con due dati: un incredibile credito nei confronti di alcuni Comuni che arriva a 220 milioni di euro e in cassa risorse sufficienti a garantire il servizio solo per pochi giorni ancora, con lo spettro del licenziamento dei propri 265 lavoratori. «Nel corso degli anni – spiegano i dipendenti - la società ha mostrato un forte impegno, facendo conseguire risultati tangibili in termini quantitativi, aumentando di gran lunga i volumi di acqua erogata, nonché in termini qualitativi, portando ai massimi livelli l’efficientamento e l’ottimizzazione del servizio reso. Ciò nonostante, ad oggi questi successi sono stati azzerati dalla drammatica situazione economico-finanziaria che vede fronteggiarsi un cospicuo ammontare di debiti verso i fornitori (che, comprensibilmente, non hanno esitato ad aggredire la società con azioni legali), e un altrettanto cospicuo monte crediti verso i Comuni calabresi che in termini di cifre supera l’ingente somma di 220 milioni di euro». Ecco le incredibili cifre relative ad alcune amministrazioni locali
morose: Reggio Calabria 25 milioni di euro; la Soakro spa (la partecipata del Comune di Crotone) 17; Cosenza 11; Catanzaro 11; Scalea 8; Gioia Tauro 7; Lamezia Multiservizi 6; Cirò Marina 5; Locri 5; Siderno 5; Bovalino, Rende, Castrovillari e Soverato 4 milioni ciascuno. San Nicola Arcella deve ai propri fornitori del Siatema Idrico circa 1,3 milioni di euro. «Al fine di garantire la continuità del servizio di erogazione dell’acqua potabile a tutti i Comuni calabresi, morosi e non, la società ha contratto negli anni debiti cui non è riuscita a fare fronte, stante il perdurare della morosità dei suoi clienti ed i tempi lunghi della giustizia cui ha affidato il compito di recuperare il dovuto. Così sono partite le ingiunzioni verso i comuni morosi che verranno sottoposti a sequestro giudiziario delle proprie entrate tributarie quando condannate. Così come la SoRiCal si è vista recapitare il temuto atto di sequestro di tutti i crediti che la stessa vanta nei confronti dei Comuni calabresi.per risanare il debito. Tra questi l'Enel  il fornitore della energia necessaria ad avviare l'acqua nelle condotte. (Il gatto che si mangia la coda!)

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