Approvata, da un consiglio innaturalmente plebiscitario, la proposta del vice-Sindaco di regolamento della TARES delle cui entrate beneficierà il bilancio di esercizio 2013 in via di predisposizione. La TARES è un tributo che comprende la, ormai vecchia, TARSU e coprirà il costo dell’insieme dei servizi prestati dal comune ai cittadini: dallo smaltimento dei rifiuti, allo spazzamento delle strade, dalla gestione dell’illuminazione alla manutenzione delle strade pubbliche, ecc.ecc., comprendendo nei costi anche le quote di ammortamento degli eventuali investimenti programmati in funzione di obbiettivi di miglioramento e riduzione dei costi dei servizi offerti. Una sorta di nuova ICI che vale all’incirca un totale 5-600.000 euro/anno, la maggior parte composto da forniture di terzi. Una tassa di scopo che niente ha a che vedere con l’IMU che si conferma
una vera e propria tassa patrimoniale capace di garantire, con la recente modifica apportata alla legge di stabilità, legge n. 228 dello scorso dicembre [ … ], che istituisce il Fondo di solidarietà comunale, una soluzione dell'ultima ora che impone una redistribuzione del totale delle risorse incassate dai singoli comuni dedicata alla copertura dei costi della gestione politica dell’insieme dei comuni italiani che si sostituisce alle assegnazioni statali venute meno. Un puro e mero aumento dissimulato dell’imposizione fiscale
Il regolamento della TARES approvato, per quanto attiene alla parte variabile del tributo costituita essenzialmente dalla raccolta dei rifiuti, ha preferito, di non utilizzare, a scapito degli orientamenti correnti, metodi di incentivazione alla risoluzione dei problemi di disponibilità di discariche e di riduzione dei costi preferendo per le famiglie alla tariffa riferita alla misura della quantità prodotta quello della imposizione annuale standard per ogni mq calpestabile sia per i cittadini residenti che per quelli non residenti (sic!) nonostante la legge consenta l'utilizzo di eventuali maggiorazioni ed esenzioni del tributo indipendentemente da chi usa, residente o non residente, l’abitazione. Dei comuni viciniori Praia a mare applica ai non residenti una, seppur piccola, riduzione [ … ].
Grande soddisfazione del consigliere Osso Domenico, il quale dichiara che è soddisfatto della volontà del Comune di non aggravare l’imposizione tariffaria per i cittadini e con il beneplacito del Consigliere Forestieri che si preoccupa che la mancata approvazione di questo regolamento causerebbe un ritardo, non sopportabile, nell’approvazione del bilancio 2013.
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