lunedì 14 ottobre 2013

So.Ri.Cal, azioni per la sopravvivenza

La Sorical strapiena di debiti e ormai in liquidazione, vuole i soldi che i comuni non pagano, da anni, per le fatture emesse fino ad oggi. Un calendario prestabilito porterà alla riduzione del servizio idrico fino al “quantitativo di acqua che devo fornirti per legge”  evitando così una condanna per interruzione di pubblico servizio. I primi comuni che vedranno ridotta la portata idrica, sembra,  saranno Rende, Locri, San Lucido, Grisolia, Cropani e, a breve, Mangone, Dipignano, Chiaravalle,
San Giovanni in Fiore, Pallagorio, Colosimi, Palmi e Motta San Giovanni. Tutti per “gravissima morosità” che, secondo l'azienda, “mina la stabilità del servizio”. In passato la Sorical aveva già provato a “minacciare” i comuni con la riduzione del servizio risolti  (temporaneamente!) con  la firma di appositi piani di rientro che i Comuni puntualmente non hanno rispettato. Un modus operandi che ha spinto, per anni, i Comuni a incassare dai cittadini senza pagare le forniture, senza verificare gli abusivismi, le perdite e gli sprechi voluti  ed utilizzando il danaro riscosso per la gestione corrente. La società che gestisce il sistema idrico calabrese nel lontano luglio 2011 aveva gia accumulato un credito nei confronti dei Comuni di 170 milioni di euro.

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