venerdì 23 agosto 2013

L'Arpacal conferma tracce inquinamento


Uno degli ultimi rilevamenti sul tirreno cosentino,.realizzati dalla ARPACal  nel tratto di mare copreso nel comune di Grisolia, presenta tracce di inquinamento alla foce del torrente Fiumicello [.....]. “I valori di escherichia coli dei campioni d’acqua di mare prelevati nei pressi della foce del torrente Fiumicello che si trova nel comune di Grisolia, a 10 mglia nautiche da San Nicola Arcella nel tratto di mare compreso tra Santa Maria del Cedro e Cirella, sono superiori rispetto a quelli stabiliti dalla normativa sulla balneazione. Ciò dovrebbe determinare un provvedimento da parte del Sindaco della cittadina tirrenica cosentina di interdizione della “balneazione alla foce del torrente e nel tratto di mare strettamente limitrofo”. I referti delle analisi eseguite dai laboratori Arpacal
di Cosenza sui campioni prelevati domenica pomeriggio a Santa Maria del Cedro, con la collaborazione della Guardia Costiera di Diamante, a seguito di alcune delle diverse segnalazioni che stanno giungendo al Numero Verde 800.331929 dell’Arpacal. Dunque, dopo la clamorosa protesta di un nutrito gruppo di bagnanti che ha bloccato per alcune ore la SS 18 nel tratto di Santa Maria del Cedro per richiamare l’attenzione sul mare sporco, hanno riscontrato una sorgente di inquinamento. I campionamenti delle acque superficiali del torrente Fiumicello - fa sapere l’Arpacal- si è accertato il superamento dei valori standard.
Arpacal, chiarisce su richiesta del sindaco (sic!), che il torrente Fiumicello, oggetto delle analisi citate nel comunicato, non si trova sul confine tra la stessa Santa Maria del Cedro e Grisolia ma è “interamente nel territorio comunale di Grisolia”. E’ l’Abatemarco, altro fiume monitorato i cui valori erano nella norma, che ricade nel comune di Santa Maria del Cedro.

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