sabato 17 agosto 2013

Bonifati, il non evento


“Lo evento” della schiusa delle uova sulla spiaggia di Bonifati, per il Wwf è il solito "film luce". «Sulla degradata spiaggia di Parise di Bonifati - si legge in una nota diffusa da Massimo Converso - una dozzina di tartarughine è riuscita a raggiungere il mare e liberarsi finalmente dal demagogico teatro montato su quello che soltanto gli ambientalisti da salotto e qualche inesperto può definire un evento. Le Caretta-Caretta nel mare di Bonifati ci sono sempre state senza soluzione di continuità. Cittadella e le sue spiagge erano polinesiane, come ancora le definiva il Decreto 26 marzo 1970 della Marina Mercantile, mai rispettato da nessuna delle Amministrazioni del Tirreno
e nemmeno a Bonifati. Qualsiasi pescatore ci conferma che ancora al terzo millennio le tartarughe erano nel nostro mare e giova ricordare che addirittura fra i due Scogli del Signore, cioè sotto l’omonimo Palazzo del Capo, a cinque metri dalla riva, un bombarolo ne uccise una, tuffandosi poi a recuperarla ed eravamo nel 1959. Un evento - si legge ancora nella nota di Massimo Converso - che non c’è, ma la strumentalizzazione
resta. A Parise siamo su una spiaggia, un tempo con uno splendido retroterra di grano ed ortaggi, dove, fino a Pietrabianca regnavano duna e tombolo. Ma in luglio ed agosto questo chilometro di strada si riempie di affollatissimi chioschi e strutture in cemento e ferro, orribili piazzeforti che allontanano il turismo di qualità e da migliaia di automobili a cui è consentito parcheggiare sulla spiaggia, la notte musica ad alto volume, marciapiedi in maioliche cittadine, prati verdi: insomma nessuna attrattiva naturalistica e ..... la discarica di rifiuti speciali».
Per di più, per un genere di specie animale che, per fortuna, non è mai scomparsa dal nostro mare, cosa nessuno degli Amministratori che esaltano il presunto “evento”, può averne memoria. Anche i responsabili della discarica di rifiuti speciali - scrive il Wwf - si sono felicitati di questo non evento, forse sperando che fosse dimenticato il loro delitto ambientale che danneggia da sette anni la salute di migliaia di bagnanti. ».




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