sabato 3 agosto 2013

ARPACal, primi risultati di SOS Mare

Lo aggiornamento settimanale delle statistiche di ARPACal registra il balzo al comando della provincia di Cosenza nelle classifica delle province maggiormente segnalate al Numero Verde SOS mare (800.33.19.29). La provincia di Cosenza, infatti, sale al primo posto, passando dal 32 al 38% delle segnalazioni totali.  Catanzaro scende di una posizione, occupando il secondo posto della classifica con un 26%, mentre nel precedente monitoraggio aveva il 33%. Vibo Valentia si mantiene stabile al 16%; leggero calo per Reggio Calabria, che passa dal 12 all’11%, mentre Crotone sale dal 7 al 9% sul totale delle segnalazioni ricevute. Tra le località segnalate spicca la costa jonica cosentina che se 2012 occupava soltanto l’1,47% del totale delle segnalazioni, in questa prima fase dell’edizione 2013 consuntiva un 11,66% del complesso delle segnalazioni raccolte in linea con i risultati della operazione, denominata ''Calipso''.  Dalle cui indagini
condotte dal Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Cosenza sarebbe emerso che negli impianti di trattamento dei reflui urbani, alcuni dei quali fatiscenti, c'era una sistematica attività di raccolta e smaltimento non autorizzato in totale assenza di depurazione. e la situazione sarebbe risultata ancora più grave dopo gli esiti delle analisi dell'Arpacal, che hanno evidenziato il superamento dei limiti previsti dalla legislazione corrente in materia ambientale. Dieci depuratori sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato su disposizione della Procura della Repubblica di Rossano. Gli impianti si trovano in otto comuni del versante ionico cosentino: Rossano, Corigliano, Bocchigliero, Caloveto, Paludi, Campana, Terravecchia e Longobucco. Nell'indagine sono indagate 23 persone tra le quali amministratori e tecnici comunali, nei confronti dei quali vengono ipotizzati i reati di disastro ambientale e di danneggiamento di acque pubbliche. Dalle analisi dell'Arpacal è emersa una alta concentrazione, sia nelle acque interne che nei terreni, di carbonio organico disciolto, di richiesta biochimica di ossigeno e di Escherichia coli.

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